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MulfariImbianchini 2.0, Diego: “Ho salvato l’azienda di famiglia grazie al web”

Il cartello indicava una sola strada: 2.0.
Diego e la sua famiglia, nonostante le prime reticenze di Felice, decidono di intraprenderla. Da lì, a diventare i primi imbianchini digitali d’Italia, il salto è davvero breve. Ma cominciamo con ordine.
E’ il 2011 quando Felice Mulfari, imbianchino professionista di Besana in Brianza, sta valutando se chiudere o meno l’attività. Un giorno, l’intuizione di suo figlio Diego, esperto di web marketing con laurea in Comunicazione di Massa e Nuovi media e laurea specialistica in Comunicazione ed Editoria Multimediale lo porta ad avventurarsi in un un nuovo percorso, per suo padre del tutto sconosciuto. Il viaggio che funziona percorre la strada del web: stimolante, innovativa ma, soprattutto, vincente.

Quando ho letto la tua storia ne sono rimasta affascinata.Ho apprezzato molto il coraggio e il desiderio di mettere al servizio della tua famiglia le competenze acquisite nel corso della formazione universitaria. MulfariImbianchini 2.0 è una bella storia; una di quelle che vanno raccontate e diffuse perché è un un racconto positivo e in continua evoluzione. Un esempio di come la creatività e la capacità dei giovani, nell’era digitale, possono essere d’aiuto alle vecchie e tradizionali generazioni. MulfariImbianchini 2.0, qual è l’incipit di questa storia? E’ come i “saperi antichi” uniti alle nuove tecnologie siano, secondo me e mio padre, il presente e il futuro della piccola e media impresa italiana”. Grazie al nostro progetto da veri imbianchini digitali, ci siamo accorti come il futuro delle imprese italiane non passi solo attraverso le startup, ma soprattutto attraverso le imprese innovative. Bisogna innovare non solo sui prodotti, ma anche sui processi di acquisizione clienti. E noi facciamo proprio questo.

L’azienda di famiglia è passata da “offline” a “online”: quali strumenti utilizzate per comunicare e come lo fate? Abbiamo creato un vero e proprio sistema di vendita, che attraverso i social network (Facebook tra tutti) ed email mirate cerchiamo di sedurre i potenziali clienti che arrivano dal Web a scegliere mulfarimbianchino.com come partner per tinteggiare i loro appartamenti. Ovviamente abbiamo anche un sito web  (www.mulfarimbianchino.it) e utilizziamo i portali di lead generation (come habitissimo.it) per generare sempre nuovi prospect.

Questa “cambio di rotta” verso nuovi mondi digitali sta portando a dei risultati concreti in termini di fatturato? E, se sì, puoi illustrarci dei numeri? Il progetto ha generato oltre 150 clienti dal gennaio 2012 data di apertura del nostro blog www.mulfarimbianchino.com  con un aumento
del fatturato del 10% di anno in anno. Un crescendo lento ma costante, un risultato ottenuto anche grazie alla crescita degli utenti di Internet e all’educazione al nostro servizio che abbiamo fatto in maniera sistematica, attraverso i nostri canali web (una tra tutti email marketing).

Sono curiosa di sapere come tuo padre, il caro Felice, ha accolto questa tua “ondata” di innovazione. La contaminazione, se così vogliamo chiamarla, è stata semplice e di facile digestione o, al contrario, di difficile comprensione iniziale? All’ inizio, e non solo, il caro Felice era assolutamente refrattario al salto digitale: semplicemente non ci credeva. Non nascondo che gli scontri sono stati parecchi e anche non sempre “soft”: lui mi esortava a chiudere il “discorso Web” mentre io insistevo con una vision a lungo termine. Ci credevo veramente e mia madre ne ha fatto le spese, dovendo mediare al centro di questi due mondi, il passato e il futuro.

 

Da sinistra: Felice e Diego Mulfari. I nostri imbianchini digitali 2.0.

Da sinistra: Felice e Diego Mulfari. I nostri imbianchini digitali 2.0.

Coniughiamoci al futuro. La tua storia è in continua evoluzione. Programmi a breve e lungo termine? Dopo cinque anni di duro lavoro, l’azienda di mio padre è stata ormai da me automatizzata, quindi si può dire che cammina sulle sue gambe. Dal canto mio mi occupo di aiutare altri artigiani e commercianti che richiedono la consulenza per ricalcare il successo della nostra storia. Su lungo termine vorrei essere sempre di più un punto di riferimento per la rinascita economica degli artigiani e piccoli professionisti in questo Paese: niente per me è più gratificante che dare una mano a chi ne ha bisogno, e la mia attività di marketer mi permette di generare costantemente valore nell’ economia reale.

In conclusione. Vorrei che questa tua esperienza desse un segnale positivo a tutte le persone che possono vedere in te e nella tua attività uno stimolo positivo a reagire nonostante le difficoltà occupazionali del momento. Qual è il consiglio che vuoi dare a tutte le persone che ti stanno leggendo? Il primo consiglio che voglio dare è di affidarsi, per lo meno inizialmente, a un professionista del marketing scientifico e non ai creativi dell’ultima ora. Fate in modo di creare business che abbiano le gambe, siano diversificati dalla concorrenza e lavorate sui numeri. Fate gli imprenditori, insomma, e imparate ad educare i vostri clienti al vostro prodotto o servizio. Create aziende scalabili e automatizzate e godetevi la vita!

Diego saluta gli amici di Medhiartis: GUARDA IL VIDEO!

Antonella Oliva
Ufficio stampa Medhiartis

 

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